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dalle ore 13.30 alle 18luglio e agosto giovedì fino alle ore 22Sabatodalle ore 9 alle 18Domenica e giorni festividalle ore 9 alle 12.30
Altitudine, pendenza, consistenza - da una collina all'altra, nelle zone attorno a Caldaro, si trovano i terreni e le condizioni più diverse. Ciononostante, si possono individuare quattro grandi aree di coltivazione con condizioni più o meno simili tra loro. Si contano infatti una zona dei vini rossi, una zona dei vini bianchi e una zona mista.
La zona dei rossi
Attorno al lago di Caldaro, ad un'altitudine tra i 215 e i 315 metri sopra il livello del mare, si estende la zona classica dei vini rossi. I terreni calcarei alluvionali di origine glaciale ad alto tenore argilloso, sono l'ideale per le uve rosse di tarda maturazione.
Il Kalterersee e il Lagrein autoctono si esprimono al meglio accanto a vitigni internazionali come il Cabernet, il Sauvignon, il Cabernet Franc e il Merlot. Il clima caldo mediterraneo influenzato dal lago e da una forte insolazione e i caldi venti pomeridiani sono determinanti per la qualità dei vini. Piú ci si avvicina al lago, più mite é la temperatura dei vigneti incastonati in una cornice naturale unica protetta verso nord e aperta a sud.
La zona dei rossi e dei bianchi
Il terreno alluvionale in ghiaia calcarea ad elevata percentuale di sabbia caratterizza i vigneti che a nord est e nord ovest confinano con la zona dei vini rossi. I vigneti rivolti a sud offrono ai vitigni di tarda maturazione presupposti favorevoli analoghi a quelli delle zone classiche per i rossi. Fra i 300 e i 400 metri di altitudine i pendii rivolti a oriente e a occidente offrono il clima ideale per l’aristocratico Pinot nero e per vini bianchi come il Gewürztraminer e il Chardonnay amanti delle zone temperate. Qui il clima è mite come alle quote inferiori con escursione termica nei periodi autunnali.
La zona dei bianchi
Ad un’altitudine di 500 metri sopra il livello del mare comincia la zona classica dei vini bianchi. I vigneti si estendono su terreni calcarei più argillosi a nord e meno a sud. Il clima è mediterraneo con influenze alpine. Il catabatico che la sera scende dai 2.000 metri di altitudine dalla catena montuosa della Mendola, rinfresca le notti estive. In autunno non è rara un’escursione termica
di 20°. Questa è la zona ideale per la coltivazione di uve che daranno vini bianchi e freschi: sui pendii rivolti a sud troviamo soprattutto il Sauvignon e il Chardonnay, su quelli a oriente il Pinot bianco e il Pinot grigio. Le uve del Müller Thurgau trovano il clima ideale soprattutto alle quote più alte.
La zona dei bianchi e dei rossi
Il clima mediterraneo caratterizzato da escursione termica nelle ore notturne contraddistingue la zona classica per i vini rossi e bianchi dell’area di Caldaro tra i 400 e i 500 metri sopra il livello del mare. Qui vale il principio secondo cui più alta è la quota alla quale si estende il vigneto, maggiore è la sua esposizione al microclima. Notevoli sono le differenze tra i vari vigneti: quelli rivolti a sud regalano le uve di prima maturazione di Pinot nero, Gewürztraminer e Chardonnay. Sui pendii orientali e occidentali invece cresce l’uva bianca del Sauvignon, del Pinot bianco e del Pinot grigio. Verso nord il terreno argilloso in ghiaia alluvionale lascia il posto a quello porfirico di origine vulcanica.